Il FRONTE COMUNISTA (ITALIA) denuncia la brutale aggressione della polizia turca ai danni della pacifica marcia di lavoratori da Gebze ad Ankara, organizzata dal sindacato metalmeccanico Birleşik Metal İş, aderente alla Confederazione dei Sindacati Rivoluzionari di Turchia (DISK), per protestare contro l’uso dei licenziamenti come arma antisindacale, per il reintegro dei lavoratori illegittimamente licenziati, il diritto al lavoro, la libertà sindacale e l’applicazione delle norme antipandemiche sul luogo di lavoro. Oltre 100 lavoratori e sindacalisti sono stati arrestati e successivamente rilasciati. Tra essi il compagno Ali Rıza Küçükosmanoğlu – presidente di Nakliyat IS, sindacato dei trasporti affiliato alla Federazione Sindacale Mondiale (FSM), vicepresidente della FSM e segretario generale del Sindacato Internazionale dei Lavoratori dei Trasporti -, che manifestava in solidarietà con i metalmeccanici.
Ancora una volta i padroni si servono dell’apparato repressivo dello stato borghese per intimidire i lavoratori e fermare la loro giusta protesta, criminalizzando la lotta di classe e riducendola ad una questione di ordine pubblico.
Il FRONTE COMUNISTA esprime piena solidarietà al compagno Küçükosmanoğlu e ai lavoratori feriti e arrestati, condannando al tempo stesso l’uso della violenza poliziesca contro i lavoratori. La repressione da parte dei governi borghesi, per quanto violenta e terroristica, non fermerà le lotte operaie, né in Turchia, né in Italia, né altrove!