È passato un anno dallo scoppio della pandemia Covid-19, che ha agito anche da catalizzatore per l’approfondimento della crisi capitalista, recando molta sofferenza alla classe operaia e agli altri strati popolari in tutto il mondo. Più di 100 milioni di persone si sono ammalate, più di 2 milioni di persone hanno perso la vita, altri milioni si trovano ad affrontare il drammatico deterioramento delle loro condizioni di vita e le impasse sociali del capitalismo, come la disoccupazione, l’intensificazione dello sfruttamento e della repressione.
Noi Partiti Comunisti e Operai firmatari di questa Dichiarazione Congiunta desideriamo innanzitutto esprimere la nostra solidarietà alle persone colpite dalla pandemia Covid-19, a coloro che hanno perso i propri cari, a coloro che si sono ammalati e rivolgere il nostro caloroso ringraziamento ai dottori e alle dottoresse, agli infermieri e alle infermiere, al personale degli ospedali e delle strutture sanitarie che, da un anno, stanno combattendo questa battaglia, affrontando gravi difficoltà.
In questo periodo, i gravi problemi nell’assistenza sanitaria di base e negli ospedali, la carenza di personale medico e infermieristico, di Unità di Terapie Intensive (UTI) e dei dispositivi di protezione necessari, a causa del sottofinanziamento, della commercializzazione e della privatizzazione dei servizi nazionali sanitari e della produzione medica e farmaceutica, che, come tendenza, si esprime in tutto il mondo capitalista, si manifestano drammaticamente. Al contempo, i gruppi monopolistici e le aziende farmaceutiche, che hanno aumentato la loro reddittività, accumulano miliardi, mentre le medicine, le forniture mediche, i vaccini e la ricerca in mano al grande capitale diventano oggetto di profitto, acuendo le diseguaglianze tra paesi e le contraddizioni geopolitiche. L’aumento della competizione per la produzione e la distribuzione di vaccini e medicine, i ritardi nelle vaccinazioni necessarie, le esclusioni e la non divulgazione dei contratti con le industrie farmaceutiche, esprimono le impasse del sistema di sfruttamento capitalista che opera sulla base del profitto dei gruppi monopolistici. Si evidenzia l’importanza della lotta per i diritti dei lavoratori e dei popoli, della necessità del socialismo che può porre il potenziale scientifico e tecnologico contemporaneo al servizio dei bisogni popolari.
I Partiti Comunisti e Operai salutano le lotte dei lavoratori e lavoratrici della sanità, così come di tutti i lavoratori e le lavoratrici, contadini e lavoratori autonomi che richiedono misure a sostegno dei loro redditi e a protezione della loro salute.
Denunciamo i governi che in condizioni di pandemia legiferano nuove misure anti-popolari e anti-lavoro, che ancora una volta caricano il peso della crisi sulle spalle dei lavoratori e dei popoli e al contempo reprimono la loro lotta con l’autoritarismo e lo stato di polizia.
Noi, Partiti Comunisti e Operai, continuiamo la nostra lotta. Chiediamo in ciascuno dei nostri paesi, servizi sanitari pubblici, gratuiti e universali e misure sostanziali per affrontare la pandemia, per proteggere la salute e la vita dei popoli:
- Rafforzamento immediato dei servizi sanitari pubblici con finanziamenti statali, contrattazione di personale medico e infermieristico permanente con pieni diritti. Adempimento di tutte le necessità nelle Unità di Terapie Intensive (UTI) e nelle infrastrutture necessarie per il pieno funzionamento dei servizi di ricerca e assistenza sanitaria pubblica.
- Vaccinazione più rapida del popolo in ogni paese, con vaccini efficaci, sicuri e gratuiti, senza esclusioni nella fornitura dei vaccini, come avviene a spese dei popoli dei paesi capitalistici meno sviluppati. Abolizione dei brevetti sui vaccini e su tutti gli altri prodotti farmaceutici necessari che possono aiutare a fronteggiare la pandemia.
- Fornitura immediata, pubblica e universale di tutti i mezzi necessari per la prevenzione e la protezione (mascherine, guanti, disinfettanti, ecc.) così come test diagnostici alle persone, da parte dello stato e in modo gratuito.
- Sostegno ai redditi e ai diritti dei lavoratori e degli strati popolari. Tutela dei disoccupati, intensificando la lotta contro il capitale e i suoi rappresentanti politici, che cercano di calpestare ulteriormente i diritti lavorativi e democratici, i salari e le pensioni, la previdenza sociale. Misure per proteggere i lavoratori nei loro luoghi di lavoro, nel trasporto pubblico, scuole e università.
- Nessuna restrizione dei diritti democratici dei popoli sotto il pretesto del coronavirus.
- Intensificare la lotta contro gli interventi imperialisti e porre immediatamente fine a tutte le sanzioni e misure di blocco economico, che in condizioni di pandemia sono ancora più ingiuste e criminali, come i blocchi criminali contro Cuba e Venezuela da parte dell’imperialismo statunitense, e ritiro dell’inaccettabile azione degli USA di collocare nuovamente Cuba nella loro lista dei cosiddetti “stati sponsor del terrorismo”.
Diciamo no agli interventi imperialisti ed alle esercitazioni militari, come quelle della NATO, e chiediamo che si forniscano le risorse necessarie e i sistemi nazionali sanitari pubblici e di sicurezza sociale siano adeguatamente finanziati.
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