Ieri, 8 maggio 2021, si è tenuta a Genova l’Assemblea Nazionale dei Lavoratori Portuali, organizzata dal sindacato USB e dal Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali di Genova, che ha visto la partecipazione di circa 200 lavoratori, provenienti da Genova, Livorno, Trieste e Civitavecchia. All’importante evento, che vuole essere il primo, concreto passo verso un maggiore coordinamento delle lotte dei lavoratori di questo essenziale comparto, il nostro Partito è stato presente con un volantino di saluto e solidarietà militante ai portuali.
I lavoratori presenti, dimostrando grande combattività, concretezza e capacità progettuale, nel corso degli interventi hanno sviluppato e approvato una piattaforma di lotta per un diverso modello di organizzazione del lavoro nei porti, della quale sintetizziamo i punti principali:
- introdurre il concetto della sostenibilità ambientale e affrontare il tema dell’automazione non in chiave di taglio ai posti di lavoro, ma di investimento finalizzato a “lavorare meglio, lavorare meno e lavorare tutti”;
- garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori portuali attraverso norme precise, maggiori controlli e ispettori, presidi medici ed antincendio fissi, laddove non presenti e piani generali di evacuazione dei Porti, data la pericolosità di alcune merci, al fine di evitare gravi incidenti, come quello avvenuto nel porto di Beirut;
- impedire la proliferazione della precarietà e del lavoro interinale;
- regolamentare il sistema degli appalti, sviluppando una piattaforma unica del lavoro portuale che elimini le esistenti disparità retributive a parità di mansione, interrompendo la logica del lavoro al ribasso e dell’autoproduzione in violazione delle norme vigenti;
- garantire un salario vero, fisso ed in paga oraria, che sia legato al tempo di lavoro e non ai risultati, alla produttività e all’efficienza;
- riconoscimento giuridico del carattere usurante del lavoro portuale;
- attuare una reale democrazia in banchina che assicuri il diritto dei lavoratori di scegliere direttamente e democraticamente i propri rappresentanti.
Nel ribadire piena solidarietà ai compagni del CALP di Genova, perseguitati dallo stato borghese per il loro impegno di lotta antifascista e antimperialista, gli intervenuti hanno sottolineato la necessità di intensificare la lotta contro la repressione e la persecuzione giudiziale dei lavoratori più combattivi.
Il Fronte Comunista ribadisce il proprio sostegno militante alle lotte dei portuali, con l’auspicio di un coordinamento sempre più stretto tra i lavoratori di tutti i porti del nostro paese e di una saldatura delle loro lotte con quelle dei lavoratori degli altri comparti e settori, al di là dell’appartenenza sindacale, per superare la frammentazione e affermare l’unità di classe, per respingere l’attacco dei padroni e dello stato borghese e organizzare un potente contrattacco.