Al Presidium e ai delegati del 38° congresso del Partito Comunista di Svezia
Cari compagni,
Il Comitato Centrale e l’Ufficio Politico del CC del Fronte Comunista, a nome di tutto il nostro Partito, inviano un saluto fraterno e militante al Presidium, ai delegati e a tutti i membri dell’SKP in occasione del vostro 38° Congresso.
Il vostro Congresso si svolge nel centenario dell’ingresso dei comunisti Svedesi nel Comintern con il nome di Partito Comunista Svedese, ma anche in un difficile momento che vede un nuovo ciclo della crisi capitalistica, i cui effetti sono accelerati e inaspriti dalla pandemia.
Le ragioni della lotta rivoluzionaria dei comunisti sono attuali oggi, nell’era della transizione dal capitalismo monopolistico al socialismo-comunismo, come lo erano 100 anni fa. Il capitalismo in decomposizione mostra ogni giorno la barbarie della sua natura e i propri limiti storici. Questi sono ancora più evidenti nell’attuale situazione pandemica, in cui il capitalismo dimostra di non essere capace di soddisfare le necessità del genere umano, diventando una minaccia per la sopravvivenza stessa dell’umanità. Da un lato il capitalismo ha dimostrato di non essere in grado di affrontare la pandemia. Il profitto dei capitalisti è stato salvaguardato sacrificando la salute e le vite dei lavoratori attraverso lo smantellamento e la mercificazione dei servizi sanitari. La competizione tra i monopoli e gli stati si accentua cinicamente anche in relazione ai vaccini. Dall’altro lato, i capitalisti approfittano della pandemia per portare a termine una radicale ristrutturazione volta a ripristinare il tasso di profitto, scaricando ancora una volta il peso della crisi sulla classe operaia e intensificando lo sfruttamento e la repressione attraverso le politiche antipopolari e antioperaie messe in campo dai governi borghesi e dall’Unione Europea.
Le contraddizioni fondamentali del modo di produzione capitalistico si acutizzano e si manifestano sotto forma di una crisi di sovrapproduzione e sovraccumulazione che era già in corso prima della pandemia. La competizione interimperialista si intensifica e minaccia l’umanità con il rischio di una nuova guerra imperialista generalizzata. Il prolungarsi dell’agonia del capitalismo può solo portare a insostenibili e intollerabili sofferenze e impoverimento della classe operaia e dei popoli.
Le condizioni oggettive per la rivoluzione socialista sono mature, ma le condizioni soggettive devono essere ancora sviluppate. È necessario costruire e rafforzare ovunque partiti comunisti d’avanguardia che, sulla base del Marxismo-Leninismo e nello spirito dell’internazionalismo proletario, siano in grado, in ogni condizione, di guidare, organizzare e condurre la classe operaia verso il compimento della propria missione storica di seppellire per sempre il sistema di sfruttamento capitalistico. Cento anni fa, in Svezia come in Italia e in molti altri paesi del mondo, i comunisti compresero che era fondamentale rompere definitivamente con il riformismo e l’opportunismo per poter svolgere il proprio ruolo di avanguardie rivoluzionarie sulla via della Grande Rivoluzione d’Ottobre, con l’essenziale coordinamento dell’Internazionale Comunista.
Dobbiamo studiare e trarre importanti lezioni dalla storia del Movimento Comunista Internazionale, dai suoi successi e dai suoi arretramenti, dalle mutazioni del vecchio Partito Comunista di Svezia e del Partito Comunista Italiano, nonché dalla costruzione del socialismo durante il XX secolo e dalla controrivoluzione. Queste esperienze ci forniscono una valida base teorica per elaborare una strategia rivoluzionaria al passo con i tempi che si opponga a tutte le vecchie e nuove forme di opportunismo, revisionismo, riformismo, social-patriottismo e social-pacifismo. Le politiche estere imperialiste e le aggressioni militari non possono essere separate dalla sostanza economica dell’imperialismo. Pertanto, la nostra lotta deve essere diretta contro qualsiasi alleanza imperialista e qualsiasi tipo di gestione capitalistica, che sia “socialdemocratica”, “liberale”, “neoliberale” o “neokeynesiana”, e opporsi a qualsiasi partecipazione a coalizioni di “sinistra”, “nazional-democratiche”, “anti-neoliberali” etc., che ingannano la classe operaia con falsi obiettivi ad essa estranei per assimilarla al capitalismo.
Il compito dei Partiti Comunisti è sviluppare forti legami con la classe operaia e gli strati popolari, allo scopo di connettere le lotte per rivendicazioni immediate, contro le guerre e le alleanze imperialiste, come l’UE, all’obiettivo del rovesciamento rivoluzionario del capitalismo e dello stato borghese, senza fasi intermedie di transizione.
Anche in Italia lottiamo per costruire un Partito di tipo Bolscevico come avanguardia della classe operaia, per accumulare le forze rivoluzionarie attraverso azioni ideologiche, politiche e organizzative volte a rafforzare i legami con la classe operaia, promuoverne la riorganizzazione e la consapevolezza della necessità di un cambiamento rivoluzionario attraverso la diffusione al suo interno del socialismo scientifico e dell’ideologia Marxista-Leninista, in stretto coordinamento con il Movimento Comunista Internazionale, allo scopo di rafforzarne l’unità su posizioni coerentemente Marxiste-Leniniste e rivoluzionarie.
Seguiamo con interesse lo sviluppo e il consolidamento del Partito Comunista di Svezia (SKP). La sua lotta risoluta contro l’opportunismo all’interno del movimento operaio presenta analogie con le nostre recenti esperienze e ne traiamo utili lezioni. Siamo certi che il vostro Congresso rafforzerà ulteriormente il vostro Partito come avanguardia rivoluzionaria della classe operaia svedese e contribuirà a rendere più forti le posizioni autenticamente Marxiste-Leniniste all’interno del Movimento Comunista Internazionale.
Con l’auspicio di consolidare i legami fra i nostri partiti, nello spirito dell’autentico internazionalismo proletario, vi auguriamo un fruttuoso congresso e successi nella nostra lotta comune per il Socialismo-Comunismo.
Proletari di tutto il mondo unitevi!
Roma, 10 maggio 2021
FRONTE COMUNISTA
L’Ufficio Politico del Comitato Centrale