Ieri eravamo in piazza a Roma per protestare contro il G20 e il Global Health Summit.
I rappresentanti dei governi delle principali potenze mondiali e dell’Unione Europea si sono infatti riuniti oggi a Roma per discutere su come adeguare i sistemi medico-sanitari al crescente rischio di nuove pandemie, proprio loro che in questa interminabile crisi sono i maggiori responsabili dell’attuale disastro sanitario ed economico, che è sotto gli occhi di tutti.
Per i governi delle principali potenze capitalistiche si tratta di accelerare e concentrare l’accumulazione di profitti, imparando a convivere con questa e le future pandemie, scaricando tutti i costi sanitari ed economici su lavoratori, precari, disoccupati, studenti e in generale sulle classi popolari. I continui e pluridecennali tagli fatti alla sicurezza sul lavoro, ai trasporti, alla scuola, alla ricerca, e in particolare alla sanità pubblica, oggetto di una progressiva privatizzazione che culmina oggi nella sua gestione aziendalista, sono tra le cause che hanno reso possibile questo disastro. Il vaccino, atteso per mesi, è uno strumento insufficiente se usato solo per acquisire vantaggi nella competizione inter-imperialistica, solo per riaprire le attività economiche il più velocemente possibile, senza curarsi veramente di far applicare necessari, ma costosi, criteri sanitari volti al contenimento dei contagi.
Abbiamo denunciato con forza la gestione criminale della pandemia e i governi che si sono resi responsabili di tale catastrofe, che ora vogliono dettare le regole secondo l’unica logica che conoscono: la massimizzazione dei profitti a qualunque costo.
Siamo scesi in piazza per difendere la salute e contro l’attacco alle condizioni di lavoro e di vita delle classi popolari e per affermare con forza che non pagheremo il prezzo della crisi.
FACCIAMO PAGARE LA CRISI AI PADRONI! COSTRUIAMO UN FRONTE UNICO DEGLI SFRUTTATI CONTRO I CAPITALISTI E I LORO GOVERNI!