Stamattina a Biandrate, in provincia di Novara, Adil Belakhdim, 37 anni, lavoratore e sindacalista Si Cobas è stato vigliaccamente travolto e ucciso da un camion mentre presidiava l’ingresso, insieme ad altri lavoratori, davanti ai magazzini Lidl durante lo sciopero della logistica.
Sin da subito alcuni giornali e media nazionali, allineati agli interessi dei padroni, si sono affrettati a definire l’episodio come un semplice incidente o peggio una lite tra lavoratori finita male.
Non possiamo in alcun modo accettare questa narrazione! Ben conosciamo queste dinamiche che tendono a mistificare la verità per meri interessi economici delle aziende del settore, infatti da tempo i lavoratori e sindacalisti del Si Cobas, sono vittime di infami episodi di repressione e violenza come quello della scorsa settimana fuori dai cancelli della Zampieri Holding a Lodi, oppure l’aggressione di pochi giorni fa ai danni dei lavoratori Textprint in presidio a Prato.
Ora è il momento dell’unità dei lavoratori perché come ben vediamo è in gioco la loro stessa vita.
I lavoratori di tutta Italia si stanno mobilitando per porre un freno a queste violenze inaccettabili: è notizia di questi minuti del presidio davanti ai cancelli di Italtrans di Calcio (Bergamo), dello sciopero alla Electrolux susegana, della manifestazione sotto Assolombarda a Milano e del presidio che si terrà nel pomeriggio a Brescia davanti alla Lidl, numerose sono le notizie di presidi e manifestazioni spontanee davanti alle fabbriche e alle prefetture.