Il 23 aprile 2021, durante una manifestazione a Venezia, i lavoratori di ACTV (azienda di trasporto locale veneziana) hanno simbolicamente bloccato per pochi minuti l’accesso a Piazzale Roma, il punto di ingresso al centro storico della città.
Come riportato dall’Ordine Nuovo, in quell’occasione si era rischiato lo scontro tra i lavoratori in lotta per difendere gli accordi integrativi conquistati in anni di mobilitazioni e le forze dell’ordine che avevano celermente “rimosso” il blocco stradale e identificato una ventina tra lavoratori e funzionari sindacali. Gli accordi integrativi oggetto del contendere sono stati disdettati unilateralmente dall’azienda (leggi: il sindaco Brugnaro) nel tentativo di abbattere i costi ma in realtà sempre secondo quanto riportato dall’Ordine Nuovo, il tentativo in atto è quello di preparare ACTV per il miglior offerente.
Comunque, gli sforzi della Digos hanno prodotto sanzioni per “aver stazionato in rampa Santa Chiara impedendo il transito in entrambi i sensi di marcia” dai 1000 ai 4000 euro.
Dietro queste parole in burocratese si nasconde neanche troppo velatamente tutta l’arroganza borghese che in varie forme sta colpendo sempre più duramente i lavoratori in lotta.
Sono mesi che i lavoratori sopportano pazientemente la schizofrenia aziendale e istituzionale che con i mezzi a capienza limitata dal Covid e le corse ridotte, organizzano eventi a richiamo internazionale come il Salone Nautico tra maggio e giugno 2021.
Sono mesi che i lavoratori sopportano i lamenti e le violenze verbali e fisiche dei cittadini esasperati dalla situazione opportunamente aizzati dalla stampa borghese che si presta ben volentieri.
Il Fronte Comunista esprime la piena solidarietà ai lavoratori e ai funzionari di SGB colpiti da questi provvedimenti, valuteremo eventuali azioni militanti in loro sostegno e solidarietà.