Cari compagni,
a nome dei militanti del Fronte Comunista d’Italia, vi trasmettiamo un fraterno saluto in occasione del 30° anniversario della ricostituzione del vostro Partito.
In questi ultimi anni la situazione internazionale è stata segnata da un peggioramento generale delle condizioni di lavoro e di vita della classe operaia e dei ceti popolari di tutto il mondo, come effetto dell’aggravamento della crisi capitalistica. Lo scontro economico generalizzato tra potenze e poli imperialisti in decadenza e quelli emergenti, si è notevolmente acuito, portando a guerre dal carattere sempre meno “regionale” che rischiano di degenerare in una guerra mondiale con l’uso di armi atomiche.
Lo vediamo nella pericolosa escalation dello scontro in atto in Ucraina tra il blocco imperialista USA-UE-NATO, da un lato e la Russia capitalista, dall’altro. In Medio Oriente, la criminale violenza da parte dell’esercito israeliano e dei coloni contro i civili palestinesi, le donne e i bambini nella striscia di Gaza e in Cisgiordania costituisce un deliberato genocidio del popolo palestinese, a cui si aggiunge l’aggressione terroristica israeliana contro il popolo libanese e siriano. In questi suoi crimini contro l’umanità il governo fascista e sionista dello stato occupante israeliano è apertamente supportato, principalmente ma non solo, dagli USA con la complicità dell’UE. In entrambe queste aree vi è il forte rischio di allargamento del conflitto e di coinvolgimento di altre potenze, non solo locali. A queste macellerie dei popoli si aggiungono diversi altri focolai di conflitto, dall’Africa alla penisola coreana e all’area indo-pacifica, dove si manifestano pericolose tensioni degli alleati locali del blocco USA-UE-NATO con la Cina, la Russia e la RDPC.
Lungi dall’essere un fattore di pace e di stabilità, il “multipolarismo”, del quale la Russia e la Cina hanno fatto una bandiera, è già oggi una realtà che nasconde la rivendicazione di una nuova spartizione del mondo da parte delle potenze imperialiste emergenti nei confronti di quelle in declino, le quali, per far fronte alla crisi capitalistica e alla concorrenza internazionale, non esitano a ricorrere alla guerra. In generale, la pressione ideologica nei confronti dei comunisti da parte della borghesia si intensifica: il concetto propagandistico borghese di un “mondo multipolare pacifico” serve ad attirare il proletariato sotto la bandiera dei suoi sfruttatori affinché si faccia massacrare fisicamente, socialmente e politicamente. Secondo noi comunisti, invece, le armi vanno rivolte contro i nostri sfruttatori.
I potenti apparati di propaganda dell’imperialismo ripropongono oggi il riformismo, l’opportunismo e il revisionismo storico e ideologico in nuove forme, dal momento che la vecchia socialdemocrazia ha perso ogni credibilità agli occhi del proletariato e dei ceti popolari. Sono testimonianza della pressione ideologica che la propaganda borghese cerca di esercitare sul proletariato anche le posizioni irrazionali delle teorie postmoderne sulle identità, promosse in modo sistematico dai media controllati dall’oligarchia finanziaria e ampiamente metabolizzate da una sinistra che ha perso ogni autonomia ideologica. Facendo leva sulla naturale opposizione all’oppressione di genere, al razzismo, al fascismo, ecc., negano l’universalità e la preminenza della lotta di classe e in realtà sono volte a frammentare la protesta contro il disagio sociale in mille rivoli separati tra loro. L’esaltazione dell’identità in base al genere, all’orientamento sessuale, all’etnia, all’appartenenza territoriale, alla sovranità nazionale, ecc., senza alcun approccio classista, serve a minare la lotta di classe con la fuorviante e falsa percezione di presunti interessi comuni tra oppressi e oppressori.
Le sfide che la crisi capitalistica ci pone dinanzi ci richiedono ulteriori sforzi teorici e politici per comprendere, con l’analisi scientifica marxista-leninista, le leggi di sviluppo e le contraddizioni del capitalismo in questa fase al fine di sfruttarle per creare una situazione rivoluzionaria. L’epoca dell’imperialismo, nella quale viviamo, è anche l’epoca della rivoluzione proletaria: non ci può essere successo definitivo nella lotta contro l’imperialismo senza la vittoria della rivoluzione socialista. Questo successo è strettamente legato alla costruzione e al rafforzamento del Partito Comunista in ogni singolo paese su solide basi teoriche marxiste-leniniste, rivoluzionarie e impenetrabili all’ideologia del nemico di classe. A questo scopo crediamo che sia estremamente importante aumentare la collaborazione e il coordinamento tra i partiti comunisti fratelli, nello spirito dell’internazionalismo proletario: verso questa direzione, pur nella piena consapevolezza della nostra attuale debolezza, sono tesi gli sforzi del Fronte Comunista d’Italia e, siamo certi, anche quelli del Partito Comunista del Messico.
Cari compagni, in questi anni abbiamo apprezzato la coerenza ideologica e l’impegno del vostro Partito, la sua capacità di mobilitare la classe operaia, i contadini, gli indigeni, le donne lavoratrici e i migranti, la vostra lotta coraggiosa e incessante, in patria contro la borghesia nazionale e all’interno del movimento comunista internazionale, contro le posizioni opportuniste nei confronti della guerra imperialista, del “socialismo di mercato” o “del XXI secolo”, contro la socialdemocrazia vecchia e nuova. La lotta che voi, cari compagni, avete combattuto per la ricostituzione del PCM su basi rivoluzionarie e coerentemente marxiste-leniniste non è finita. La vigilanza ideologica deve rimanere alta, affinché ciò che è stato sconfitto 30 anni fa non possa più ritornare. Deve intensificarsi la lotta contro le tendenze opportuniste, riformiste e revisioniste, contro la vecchia e nuova socialdemocrazia, ma ulteriori sforzi devono essere fatti anche per combattere contro le teorie identitarie di destra e sinistra che negano la lotta di classe e contro ogni nuova tendenza disgregatrice e liquidatrice che l’apparato propagandistico borghese inventa di volta in volta.
In occasione del 30° anniversario della ricostituzione del Partito Comunista del Messico vi auguriamo, cari compagni, nuovi e sempre più grandi successi nel rafforzamento del Partito e nella nostra comune lotta rivoluzionaria per l’emancipazione del proletariato, per il socialismo-comunismo.
VIVA L’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO!
PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI!
Roma, 22 novembre 2024
FRONTE COMUNISTA D’ITALIA
La Commissione Internazionale del Comitato Centrale