Il FRONTE COMUNISTA aderisce all’appello di Genova Antifascista “L’Antifascismo non si processa!” ed esprime la solidarietà militante di tutto il Partito ai compagni indagati e perseguitati dalla “giustizia” borghese per i fatti di Piazza Corvetto del 23 maggio 2019.
L’intensificazione della repressione poliziesca e giudiziaria dello stato borghese contro chi non è disposto a chinare la testa di fronte all’attacco generalizzato contro i diritti dei lavoratori e alla progressiva riduzione delle libertà politiche e sindacali, si accompagna all’aggressione fisica diretta dei picchetti operai da parte di vigilantes privati, assoldati dai padroni per intimidire i lavoratori più combattivi. La polizia, in questi casi, mostra una tolleranza e un’indifferenza nei confronti degli aggressori, ben diversa dalla violenza che scatena nei confronti delle manifestazioni operaie.
Oggi come all’inizio degli anni ’20 la borghesia capitalistica non rinuncia a utilizzare la violenza privata delle squadracce di stampo fascista in aggiunta alla violenza dell’apparato repressivo e giudiziario dello stato, per piegare il movimento operaio.
Di fronte a tutto ciò, il FRONTE COMUNISTA ritiene che si debba intensificare l’impegno di lotta per la salvaguardia e l’ampliamento delle libertà politiche e sindacali. Occorre mantenere alta la vigilanza antifascista contro qualsiasi tentativo della borghesia di provocare ulteriori arretramenti in senso autoritario e reazionario per gestire la ristrutturazione capitalistica a proprio piacimento, nella consapevolezza che il fascismo è un prodotto del capitalismo e non sarà mai definitivamente sconfitto finché non sarà rovesciato il sistema che lo genera.
LA LOTTA NON SI ARRESTA!
LA REPRESSIONE NON CI FERMERÀ!
Roma, 13 ottobre 2021
FRONTE COMUNISTA
L’Ufficio Politico del Comitato Centrale