Sabato scorso i lavoratori del trasporto pubblico locale veneziano hanno scioperato per tre ore, causando qualche disagio agli utenti. Le istituzioni non hanno perso tempo a dire la loro, sprecando l’ennesima occasione di tacere e far bella figura:
«La gente se la deve prendere con chi ha scioperato, non con il Comune e l’azienda, perché è del tutto ingiustificato ». A pronunciare queste parole l’assessore alle partecipate del Comune di Venezia Zuin.
Si conferma la linea padronale di gestione della cosa pubblica messa in piedi dal sindaco Brugnaro, gestione con cui già in passato abbiamo avuto a che fare.
Il maldestro tentativo di scatenare una guerra tra poveri non è una novità nel modus operandi sia aziendale che comunale. Maldestro perché mostra tutti i limiti politici, morali e anche banalmente umani di una classe dirigente che non sa che pesci pigliare e che invece di dare risposte concrete ai lavoratori, preferisce aizzargli contro la cittadinanza sparando panzane sui presunti privilegi dei lavoratori che (per inciso) hanno subito il taglio di 15 riposi in un anno e si sono visti negare le ferie perché c’è carenza di personale.
Il sindacato SGB, protagonista di questo sciopero, ha messo in piedi un presidio permanente presso gli uffici centrali di AVM s.p.a. La lotta condotta dai lavoratori verte sul recupero della qualità del servizio di trasporto pubblico e della dignità dei lavoratori stessi, in prima istanza esigendo dall’azienda il ripristino in toto del contratto di secondo livello.
Il Fronte Comunista esprime ancora una volta la piena solidarietà di classe ai lavoratori e si impegna nella lotta al loro fianco.