INSORGIAMO DA SUD!
A seguito della mobilitazione di Napoli del 5 Novembre, come appuntamento di convergenza del percorso “Insorgiamo”, abbiamo dato continuità al confronto ed al dibattito su cosa significa vivere e lottare a Sud nella fase storica della crisi del modo di produzione capitalistico e dell’escalation della guerra inter-imperialistica.
Quotidianamente, sui nostri territori e sulla nostra pelle, viviamo il peso delle insanabili contraddizioni del sistema capitalistico: l’emigrazione di massa dei giovani verso il Nord, la devastazione dei territori, il proliferare delle basi militari, la precarietà permanente, la grave emergenza abitativa, la gentrificazione dei quartieri e di intere città, lo smantellamento dei servizi sociali, a partire dai servizi sanitari, il disastro del trasporto pubblico, i salari da fame, la disoccupazione dilagante, il lavoro nero, le condizioni carcerarie, i costi sociali della speculazione e della guerra in termini di aumento insostenibile e generalizzato del costo della vita.
Tutto ciò impone di strutturare un intervento politico organizzato che, tramite pratiche comuni, sia in grado di ricostruire un’opposizione di classe a questo governo e questo sistema fondato sul profitto e sullo sfruttamento, a partire dal rafforzamento delle lotte esistenti.
Uno sforzo che inquadriamo dentro una prospettiva generale di ricomposizione di classe e visione internazionale ed internazionalista.
La tornata elettorale ha fatto emergere un quadro caratterizzato da un’enorme astensione, soprattutto nei territori del sud-Italia, e dall’istintivo voto di massa da parte degli strati popolari e proletari al Movimento 5 Stelle, nella speranza di difendere una misura di per sé limitata e insufficiente, come il Reddito di Cittadinanza, dagli attacchi già in corso con i governi precedenti e anticipati dalle forze politiche oggi al Governo.
Non possiamo lasciare al Movimento 5 Stelle e ad altre forze l’opposizione al Governo Meloni e la rappresentanza di chi vuole mobilitarsi contro le politiche antipopolari. Dobbiamo organizzarci per rivendicare un salario garantito a disoccupati/e, lavoratori e lavoratrici, per lottare contro l’Automomia Differenziata e a favore della giustizia sociale ed ambientale.
Per fare questo sarà necessario dotarsi di strumenti, livelli di organizzazione e piani di comunicazione per costruire l’opposizione di classe a questo governo e a questo sistema anche nei nostri territori, in collegamento e solidarietà a tutte le lotte sociali e proletarie.
Con questa prospettiva daremo seguito, nei prossimi mesi, alla discussione e con questo spirito supporteremo e promuoveremo la giornata di sciopero generale del 2 Dicembre e la manifestazione del 3 Dicembre.
Faremo il possibile per sostenere il blocco delle merci lì dove si articolerà e per far vivere lo sciopero nelle nostre città con iniziative di lotta e di denuncia sui temi sopra elencati, come carovita, salario, reddito e spese militari.
Ci impegniamo nei prossimi mesi a costruire ulteriori momenti di confronto verso una Conferenza che, a partire dalla partecipazione di tante realtà che ogni giorno lottano nei territori del sud Italia, dia parola alle tante specificità ed approfondisca la discussione, per la realizzazione di un manifesto e piattaforma comune con cui provare a rispondere agli attacchi che, come sfruttati e sfruttate, ogni giorno subiamo.
Tutto questo con la prospettiva irrinunciabile di un collegamento con altre esperienze di lotta e resistenza in tutto il paese.
La prossima assemblea sarà Martedì 6 Dicembre alle 18:30, via zoom, per dare continuità al percorso con odg seguente: valutazione della giornata del 2 ed organizzazione dell’incontro in presenza per gennaio a Palermo.
Firmatari
Antudo
Casa occupata via Garibaldi Città vecchia Taranto
CoLPo – Comitato Liberazione Popolare
Fronte Comunista- Calabria
Fronte della Gioventù Comunista- Calabria
La Base – Cosenza
Laboratorio Politico Iskra
Movimento di lotta “ Disoccupati 7 Novembre”
Movimento per il diritto all’abitare di Roma
Trinacria