Il Fronte Comunista esprime la propria solidarietà militante al compagno Domenico Macrì, storico sindacalista del Porto di Gioia Tauro e segretario nazionale di OrSa Porti, licenziato in maniera pretestuosa e ritorsiva dal terminalista MCT. Ricordiamo che “Mimmo” è sempre stato in prima linea nelle lotte in difesa degli interessi dei portuali, per la conquista di migliori condizioni di lavoro, maggiore sicurezza e aumenti salariali, dunque risulta evidente il carattere intimidatorio di questo provvedimento. L’obiettivo dell’azienda è palesemente quello di spaventare i lavoratori con il classico “colpirne uno per educarne cento”, costringendoli a subire passivamente l’offensiva padronale in corso a partire dall’accettazione di un contratto integrativo fortemente peggiorativo dal punto di vista normativo e dell’organizzazione del lavoro. L’OrSa, che si è fortemente opposta alla firma dell’Integrativo scritto e voluto da MCT, ha visto negli ultimi anni una continua crescita all’interno dello scalo calabrese. Questo deve aver preoccupato i padroni e i sindacati complici spingendo la direzione a questo atto intimidatorio. Inoltre è bene ricordare che si tratta solo dell’ultima di una lunga serie di azioni repressive, ad esempio, solo per citare un caso, segnaliamo il tentativo da parte dell’azienda, con la complicità della “neutra” autorità portuale, di impedire l’astensione dal lavoro dell’11 ottobre 2021, in occasione dello sciopero generale del sindacalismo di base, dichiarandola unilateralmente illegale ai sensi della legge 146/90.
Il Fronte comunista dunque invita tutti i Portuali di Gioia Tauro a partecipare in massa allo sciopero di 24 ore indetto dall’OrSa per il 20 febbraio, in modo da mettere in campo una risposta forte e capace di rispedire al mittente minacce e arroganza padronale.
La nostra organizzazione, aderendo alle mobilitazioni, invita tutti i lavoratori, gli studenti, i disoccupati, le organizzazioni politiche, sindacali e di movimento del territorio ad esprimere solidarietà concreta a Domenico, al suo sindacato e a tutti i suoi colleghi.