Londra. Da circa un anno ormai, le cronache della stampa e dei telegiornali in Italia riportano sovente le notizie di licenziamenti di massa e di scioperi di lavoratori in vari settori dell’economia britannica. Ultimamente poi, alle notizie di scioperi, si sono aggiunte quelle di manifestazioni contro il carovita causato dall’attuale crisi di sistema del capitale e dalla guerra in Ucraina tra blocchi imperialisti. Un carovita che sta facendo sì che le varie lotte dei lavoratori incomincino ad avere un certo coordinamento internazionalista in Europa, come si è visto recentemente in Francia con la presenza del Segretario Generale del KKE, Koutsoumbas, e della piattaforma intersindacale greca del PAME (1).
Tuttavia, la settimana scorsa, un’altra notizia ha legato nuovamente i lavoratori in Gran Bretagna con quelli italiani, in particolare i lavoratori della scuola. Se in Italia venivano riportati due incresciosi fatti di violenza nei confronti di professori e di presidi per futili motivi, il primo a Castellammare di Stabia ed il secondo a Cesena, nel Regno Unito, nella città di Reading, una preside di una scuola elementare si è suicidata dopo aver ricevuto un rapporto negativo da parte dell’ente regolatore ed ispettivo britannico delle scuole chiamato OFSTED (2).
Queste ispezioni si occupano, partendo dall’organizzazione della scuola alla “qualità” dell’insegnamento, per finire poi con incrociare i risultati degli esami di Licenzia Media e Maturità con la gestione complessiva, del processo educativo nella scuola ispezionata. Controllano minuziosamente se gli studenti entrano nelle classi in orario, mantenendo la disciplina nei corridoi, e se la gestione comportamentale della classe da parte dell’insegnante contribuisce al buon comportamento degli allievi a lezione. Ogni anno poi le scuole vengono messe in competizione per la qualità delle ispezioni e dei risultati degli esami. Un sistema oppressivo vero e proprio nei confronti della docenza.
La notizia del suicidio ha visto il principale sindacato della scuola, il National Education Union – NEU, allertare in poco tempo i propri iscritti a prendere parte ad una campagna di boicottaggio del sistema d’ispezioni messo in pratica da OFSTED (3), ricevendo anche il supporto di alcuni presidi che sin da subito si sono dichiarati disponibili a chiudere l’accesso delle loro scuole agli ispettori (4).
Nel frattempo, sia il Governo Sunak sia il Presidente dell’ente ispettivo hanno rimandato al mittente la richiesta del sindacato degli insegnanti, NEU, e del sindacato dei presidi, NAHT, di sospendere sine die le ispezioni scolastiche fino a quando non si metta mano ad una riforma di OFSTED.
Sfortunatamente, la morte della preside Ruth Perry, a Reading, ha solamente reso pubblico uno dei tanti noti casi di sfruttamento che esistono all’interno dell’istruzione pubblica britannica che con precariato, con bassi salari, con il processo di privatizzazione iniziato nel 2004 creando le scuole-Academies (5), e con le ispezioni a sorpresa di OFSTED (6) fa sì che l’intero sistema scolastico stia diventando sempre di più un altro settore della società dato in pasto ai monopoli privati.
Dietro agli stereotipi idealisti della meritocrazia nel mondo del lavoro dei Paesi anglosassoni, altro non si nasconde se non un sistema socio-economico che non ha niente a che vedere con l’idea di servizio pubblico universale, nella scuola come nella Sanità.
Di scuola non si può morire! No alla Scuola di classe! Tutto il potere ai lavoratori!
Alain Fissore.
Fonti:
– https://www.cgt.fr/ (1)
– https://neu.org.uk/replace-ofsted (3)
– https://www.lbc.co.uk/news/john-rankin-school-ofsted-blocked-ruth-perry (4)
– http://news.bbc.co.uk/1/hi/education/6564933.stm (5)
– https://www.gov.uk/government/organisations/ofsted/about (6)