Le recenti operazioni militari da parte delle forze palestinesi non sono un fulmine a ciel sereno, ma una diretta conseguenza delle politiche criminali portate avanti dallo stato di Israele ai danni della popolazione palestinese, che proseguono con l’espansione degli insediamenti dei propri coloni su territori palestinesi e la sistematica vessazione, oppressione e persecuzione militare e poliziesca ai danni della popolazione palestinese attraverso atti di vero e proprio terrorismo perpetrati dall’esercito e dall’apparato repressivo israeliano.
Denunciamo la posizione di appoggio incondizionato allo stato d’Israele da parte del governo italiano, che adotta due pesi e due misure quando si tratta di identificare aggressori e aggrediti nei diversi conflitti in corso, in base alle convenienze delle alleanze imperialiste di cui l’Italia fa parte, e allo stesso tempo respingiamo la vile e ipocrita posizione della sinistra liberale che, senza negare il proprio appoggio all’oppressione sionista, richiama la “necessità di dialogo”, fingendo di ignorare che tale dialogo è impensabile in assenza di una immediata interruzione dell’aggressione e della repressione da parte dello stato di Israele ai danni del popolo palestinese.
Denunciamo altresì l’atteggiamento servile dei mass media del nostro paese, che hanno prontamente bollato la reazione militare palestinese alle continue aggressioni e vessazioni come atto terroristico ai danni di Israele, rappresentato come vittima inerme di un atto proditorio di violenza ai danni di cittadini inermi. Alle immagini dei cittadini israeliani terrorizzati nei rifugi antiaerei fanno da contraltare le immagini dei cittadini palestinesi, vittime di atti gratuiti di intimidazione e persecuzione, terrorizzati dalle forze israeliane fin dentro le proprie case. Nel nostro paese si vuole rappresentare la situazione attuale come uno scontro tra terroristi islamici e difensori della democrazia in Israele, dipingendo un’immagine falsata del conflitto che ha luogo in Palestina e occultando la natura oppressiva del regime reazionario in Israele, responsabile dell’instaurazione di un vero e proprio regime di apartheid in quei territori.
Il Fronte Comunista esprime il proprio sostegno alle forze palestinesi laiche e progressiste ed esprime la propria incondizionata solidarietà internazionalista alla causa della liberazione del popolo palestinese, per la fine immediata dell’occupazione illegale dei territori palestinesi e la cessazione della politica espansiva dello stato d’Israele ai danni di quei territori, per il diritto al ritorno dei profughi palestinesi espulsi dalle loro terre a causa dell’aggressione israeliana, per la liberazione di tutti i prigionieri politici palestinesi detenuti nelle carceri israeliane e per la creazione di uno stato palestinese indipendente sui confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale.
PROLETARI DI TUTTI I PAESI UNITEVI!
Roma, 9/10/2023
L’Ufficio Politico del Comitato Centrale del Fronte Comunista