Anche all’Università della Calabria le realtà studentesche universitarie stanno portando avanti da settimane un’intensa lotta per una chiara presa di posizione, da parte dell’ateneo, sul genocidio che il popolo palestinese sta subendo per mano dell’esercito israeliano. Dopo diverse assemblee pubbliche e manifestazioni organizzate nel campus universitario il Fronte della Gioventù Comunista – Calabria , il collettivo Aula studio liberata e la collettiva Medusa hanno ottenuto una prima presa di posizione da parte della governance dell’Università. Una posizione ritenuta troppo cauta in quanto restia a riconoscere la piena responsabilità dello Stato d’Israele per quanto sta accadendo in Medio Oriente. Una posizione di compromesso dettata dai noti interessi che il sistema accademico italiano, sulla scia dell’aziendalizzazione dell’istruzione pubblica, ha nei confronti del capitale israeliano – basti ricordare che negli ultimi 20 anni ci sono stati 74 progetti universitari finanziati nell’ambito del progetto di cooperazione con Israele. Alla luce di questo, è stato deciso domenica di occupare l’aula universitaria Caldora.
Il miglior modo per dimostrare solidarietà al popolo palestinese è lottare affinché i centri di potere dello Stato e il mondo culturale riconoscano nel suprematismo sionista, nutrito dagli interessi imperialistici occidentali e non solo, il nemico da combattere affinché il popolo palestinese possa finalmente realizzare il proprio diritto ad uno Stato.
Fronte Comunista Calabria