20 gennaio 2024
Oggi, alla vigilia del 100° anniversario della morte di Vladimir I’lič Lenin (21 gennaio 1924), noi, i partiti comunisti e operai che partecipano all’Azione Comunista Europea (ACE), ricordiamo la figura grandiosa di questo geniale pensatore e rivoluzionario.
Il suo contributo alla causa della classe operaia e degli altri strati popolari, alla lotta per l’abolizione dello sfruttamento e alla costruzione della società socialista-comunista è immenso.
Non sorprende che Lenin sia costantemente il bersaglio della propaganda borghese.
Analizzando lo stato della struttura sociale all’inizio del XXI secolo e riconoscendo la gravità dell’attuale momento politico:
– Enfatizziamo la grandezza dell’impresa umana compiuta da V. I. Lenin come leader della vittoriosa Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre, che ha segnato una nuova tappa nella storia dell’umanità rovesciando in Russia la società basata sullo sfruttamento e ispirando le masse popolari in molti paesi del mondo alla lotta rivoluzionaria; come creatore del primo stato al mondo basato sulla dittatura del proletariato, al servizio dei bisogni dei molti, degli sfruttati e degli oppressi, sul potere della classe operaia, sulla socializzazione dei mezzi di produzione, sulla pianificazione centrale, che ha portato a risultati straordinari nella vita socio-economica in un arco di tempo senza precedenti. Pertanto, la superiorità del socialismo sul capitalismo è stata dimostrata salvaguardando il diritto al lavoro, assicurando una vita sicura e dignitosa ai lavoratori, raggiungendo un alto livello di istruzione e garantendo l’accesso alla ricchezza della cultura mondiale. Il socialismo ha introdotto un nuovo tipo di relazioni umane, basate non sulla subordinazione e sulla concorrenza, ma sulla cooperazione e l’assistenza reciproca nel processo di trasformazione creativa collettiva della realtà. L’URSS è stata il sostegno dei popoli nella lotta per il socialismo e la pace.
– Siamo convinti che la vasta eredità teorica di Lenin e le sue lezioni di prassi politica e di costruzione del partito siano un ulteriore sviluppo della teoria marxista, che abbiano un valore duraturo e che costituiscano la base per la formazione e le attività ideologiche e politiche di ogni nuova generazione di rivoluzionari in tutto il mondo.
– Rimaniamo fedeli alla metodologia dell’analisi della società contemporanea attraverso il materialismo dialettico, sviluppata da Lenin in continuità con la metodologia marxista; alla sua definizione dello stadio supremo di sviluppo del capitalismo – l’imperialismo con le sue caratteristiche di base – come vigilia della rivoluzione socialista, che è stata formulata, prima di tutto, nella sua opera “Imperialismo, fase suprema del capitalismo”. La storia ha dimostrato la correttezza delle conclusioni scientifiche di Lenin. Nonostante i singoli cambiamenti che ha subito dopo la stesura di quest’opera, l’imperialismo non ha cambiato la sua natura di sistema di sfruttamento: continua a essere il capitalismo monopolistico, il capitalismo nella sua epoca più reazionaria, governato dalla legge di estrazione del massimo profitto basata sul sempre maggiore sfruttamento del lavoro salariato; il divario tra ricchi e poveri è in crescita (secondo il World Inequality Report del 2022, oggi il 50% della popolazione mondiale riceve in media l’8% del reddito mondiale, mentre il 10% più ricco ne riceve il 52%); continua lo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali della terra; l’imperialismo genera ciclicamente guerre su piccola e grande scala (49 solo dall’inizio del XXI secolo) che causano enormi sofferenze ai popoli del mondo.
Siamo guidati dall’insegnamento di Lenin sulla costruzione del Partito: solo un Partito di un nuovo tipo, d’avanguardia, è in grado di rispondere alle esigenze della lotta di classe, di guidare le masse proletarie, di assicurare che la rivoluzione socialista abbia inizio e di sviluppare la costruzione socialista di una nuova società. La grande autorevolezza del Partito Bolscevico fu confermata nei luoghi in cui venivano costruite l’industrializzazione e la collettivizzazione dell’agricoltura, nella lotta contro la peste fascista, causata dal capitalismo.
– Insistiamo sulla necessità di seguire le indicazioni di Lenin sulla questione della guerra imperialista, senza le quali è difficile comprendere le cause, le forze trainanti e l’essenza dei conflitti militari che si svolgono in molte regioni del nostro mondo e in primo luogo sul territorio dell’Ucraina. Nelle dozzine di opere di cui è autore, ad esempio “Sulla parola d’ordine degli Stati Uniti d’Europa”, “Il socialismo e la guerra”, “La questione della pace”, “Sotto la bandiera altrui” e altri dedicati all’analisi della guerra nell’era dell’imperialismo, V. I. Lenin afferma: “La lotta per i mercati e per la rapina dei paesi stranieri, la volontà di stroncare il movimento rivoluzionario del proletariato e della democrazia all’interno dei singoli paesi, il tentativo di ingannare di dividere e di decimare i proletari di tutti i paesi aizzando gli schiavi salariati di una nazione contro quelli dell’altra a vantaggio della borghesia: questo è il solo contenuto reale, il solo reale significato della guerra”. Oggi, le indicazioni di Lenin sulla questione della guerra imperialista, che si basano sull’internazionalismo proletario, sono più attuali che mai.
– Mettiamo in guardia dal pericolo dei piani e della competizione imperialisti nella regione del Medio Oriente e del Mar Rosso, così come dalla minaccia che la guerra imperialista scatenata nel 2022 sul territorio dell’Ucraina e condotta tra la borghesia dell’Ucraina, con il sostegno degli Stati Uniti, della NATO e dell’UE, e della Russia, con il coinvolgimento della Cina, ecc., possa diventare una guerra generalizzata e causare spargimenti di sangue in altri paesi e, a causa delle armi nucleari, possa portare l’umanità a una catastrofe globale.
L’ACE lotta contro la guerra imperialista, per il disimpegno dei nostri paesi dalle organizzazioni e dai piani imperialisti. La soluzione per i popoli non risiede nelle illusioni promosse dalle potenze borghesi, secondo cui potrebbe esistere un’altra, “migliore architettura di sicurezza”, o una NATO “senza piani militari e sistemi di armamento offensivo sui propri territori”, o un'”UE a favore della pace”, o un “mondo multipolare pacifico”. La soluzione sta nel rafforzare la lotta di classe per il disimpegno dalle unioni imperialiste, contro la guerra imperialista e il grembo che la fa nascere, cioè il sistema capitalista.
Pubblichiamo questa dichiarazione nel centenario della morte di V. I.. Lenin, non solo per rendere omaggio al leader del proletariato mondiale e onorare la sua memoria, ma anche per esortare tutti i lavoratori, i Partiti Comunisti e Operai in Europa e nel mondo, a seguire il percorso della loro prospettiva storica, ad approfondire la teoria rivoluzionaria, che è la guida dell’azione rivoluzionaria, a studiare il comunismo, a studiare la multiforme esperienza della Terza Internazionale Comunista, il cui fondatore è stato Lenin, e a rafforzare una loro linea indipendente, che non abbia nulla a che fare con tutti i piani borghesi e imperialisti, contro le tendenze borghesi nazionaliste e scioviniste e il cosmopolitismo del capitale, a lottare contro l’opportunismo e le illusioni parlamentari, a contribuire alla formulazione di una strategia rivoluzionaria contemporanea – ovvero, ad aderire allo spirito del leninismo e a difendere e continuare l’opera di V. I.. Lenin nel XXI secolo.