Il 7 novembre scorso, in seguito al divieto da parte delle autorità della città di Tyumen in Russia della manifestazione indetta in occasione del 103° anniversario della Grande Rivoluzione d’Ottobre, tre militanti del Partito Comunista Operaio Russo – PCUS, tra cui il Segretario del Comitato Centrale, Aleksandr Kipriyanovic Cherepanov, sono stati arrestati.
La borghesia russa vuole cancellare persino il ricordo della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre, dell’Unione Sovietica e delle sue conquiste. Dal paragone tra le odierne condizioni dei lavoratori e quelle esistenti nel periodo socialista ne esce molto malconcia. Ha terrore che il suo restaurato potere possa di nuovo essere rovesciato, che le ricchezze rapinate ai lavoratori sovietici possano nuovamente tornare nelle loro mani.
Si tratta dell’ennesima intimidazione anticomunista, portata avanti in modo apertamente provocatorio, nel contesto di una ricorrenza celebrata dai proletari di tutto il mondo. Questa provocazione si inserisce nel solco dei tentativi da parte della borghesia in tutto il mondo di falsificare la storia e cancellare i comunisti attraverso la menzogna, la persecuzione e la repressione, di cui sono esempi lampanti le legislazioni reazionarie anticomuniste approvate in diversi paesi europei, nonché l’ignobile equiparazione tra nazifascismo e comunismo approvata dal Parlamento Europeo il 19 settembre 2019.
Contro l’arbitrio del potere borghese e della sua polizia, esprimiamo solidarietà al PCOR-PCUS e ai compagni arrestati, esigendo l’immediata archiviazione dei procedimenti penali a loro carico, la cessazione di ogni persecuzione nei confronti dei comunisti, la condanna dei comportamenti illegali del sindaco di Tyumen’, R.N. Kukharuk e del comandante della polizia della regione di Tyumen’, V.A. Kolomiets, la punizione dei poliziotti, colpevoli di immotivata violenza nei confronti degli arrestati e degli altri pacifici manifestanti.
In questo quadro, abbiamo inviato al governatore della regione di Tyumen la lettera riportata di seguito per chiedere la revoca dei procedimenti a carico dei compagni arrestati e l’interruzione di ogni misura persecutoria e repressiva nei confronti dei comunisti.
Al Governatore della Regione di Tyumen’
Sig. Moor A.V.
Roma, 27 novembre 2020
Egregio sig. Aleksandr Viktorovich,
abbiamo appreso che il 7 novembre 2020, a Tyumen’, è stata vietata la manifestazione indetta dal PCOR-PCUS per commemorare il 103° anniversario della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre. In relazione a ciò, sono stati arrestati tre comunisti, tra cui il Segretario del CC del PCOR-PCUS, compagno Cherepanov Aleksandr Kipriyanovich, stimato esponente del movimento comunista internazionale, conosciuto in Italia per avere tenuto conferenze storico-scientifiche e avere partecipato, come invitato, ai congressi nazionali di diverse organizzazioni comuniste del nostro paese.
In tutto il mondo e anche in Italia, i comunisti e i proletari onorano l’anniversario dell’Ottobre Rosso, dell’evento che più di ogni altro ha cambiato la storia, aprendo per la prima volta la strada della liberazione dell’umanità dallo sfruttamento capitalistico e della costruzione del socialismo, cioè di una società basata sull’uguaglianza, la giustizia e la libertà per le masse oppresse. Un evento epocale che è motivo d’orgoglio per la classe operaia e le masse lavoratrici della Russia ancora oggi.
I divieti delle manifestazioni comuniste, gli arresti e le persecuzioni nei confronti dei militanti e dei dirigenti comunisti sono misure repressive che rivelano solo la paura della memoria storica e ricordano i metodi che i regimi fascisti hanno sempre praticato per colpire il movimento operaio, senza per altro mai ottenere il risultato sperato di fermare la lotta di classe.
Nell’esprimere solidarietà al nostro partito fratello PCOR-PCUS, il Fronte Comunista (Italia) chiede l’immediata revoca dei procedimenti penali a carico dei compagni arrestati, il rispetto dei loro diritti e delle più elementari regole democratiche e la cessazione di ogni misura persecutoria e repressiva nei confronti della legittima attività dei comunisti.
Distinti saluti.
FRONTE COMUNISTA (ITALIA)
L’Ufficio Politico del Comitato Centrale